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Visualizzazione dei post con l'etichetta Paratissima

Paratissima Art Station: le novità dell'edizione 2020

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Era Paratissima 12 quando mi sono trovata insieme a Federica Fabiola e Cesare proiettata tra le stelle.  Si svolgeva la settimana dell'arte a Torino e la città era brulicante di artisti, galleristi, curatori. Mi ricordo le parole di Lorenzo Germak quando alla nostra domanda " Come ti immagini Paratissima tra 10 anni" rispose "Immagino tante Paratissima sparse per il mondo ". Di anni ne sono passati solo 3 da quell'incontro e di certo di acqua sotto i ponti ne è passata molta ed è arrivato il tempo di rinnovare la storica edizione torinese della manifestazione. 

Art Design Factory: officina di idee in movimento

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  Tutto nacque da qui. Da un ferma capelli a forma di matita. Chi, come me, ha avuto per molti anni i capelli lunghi, non può non avere memoria del gesto di raccoglierli sopra la nuca e di fermarli con la matita o con la penna. Erano i primi anni del 2000, quando Giuseppe Colucci si mise a modellare delle bacchette di plexiglass, scarto di un lavoro per un esame universitario, creando così il suo primo lavoro di design: Eva. Certo che da allora Giuseppe di strada ne ha fatta tanta. La cura minuziosa dei particolari, il contrasto delle forme e dei materiali, ma soprattutto il contrasto tra sentimenti ed emozioni rendono le opere di Giuseppe uniche. Io ho avuto il piacere di conoscerlo a Torino durante Paratissima e sono stata trasportata come in un tornado di parole, spiegazioni ed emozioni.

I suoni, le parole e i volti di Anna Lopopolo

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Una canzone? Tre accordi di chitarra uniti al potere della parola. (Patti Smith) Quando, in vista di Paratissima , ho cominciato ad interessarmi ad Anna Lopopolo, l’ho fatto perché attratta dalle espressioni dei volti dei suoi dipinti. L’uso del bianco e nero e l’intensità degli sguardi hanno fatto da catalizzatore.

I piccoli mosaici di vita di Lodovica Paschetta

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Nella baraonda di colori, immagini, suoni, persone all’interno di Torino Esposizioni, io mi sono fermata a guardare le tele di Lodovica Paschetta. Mi sono fermata e sono stata trasportata in un altro mondo, sono stata catturata dalla forme delle case e dai colori brillanti. Quello che dipinge Lodovica è un mondo incantato, fatato, dove i colori la fanno da padrone e dove le forme sono semplici e arrotondate, quasi tracciate da una mano infantile che, in quanto tale, è priva di regole e costrizioni.  

SBNK: recycled board creations

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Lo skateboarding è uno sport nato sulle coste californiane nei primi anni ‘50. Nel 1963 venne progettato il primo skateboard professionale, frutto della mente di Larry Stevenson, editore di Surf Guide e titolare dell’azienda Makaha. Lo skateboarding oltre a essere uno sport è anche uno stile di vita: surfare sulle ruote significa anche farlo nella vita. E’ uno sport da strada dove agilità, equilibrio, tecnica e spericolatezza sono le caratteristiche che ogni skater deve avere. Cosa succede, però, se si cambia punto di vista? 

Le Palle: il gusto di dire bugie

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Cosa sono le palle?  Sono bugie bianche. Sono piccole dosi di ipocrisia quotidiana. Ognuno di noi ne dice in quantità e magari non se ne rende neanche tanto conto. Ne esistono tante, tantissime, una per ogni occasione. Si dicono spesso con il sorriso sulle labbra, perché, alle volte, sono frasi così inverosimili, che è oggettivamente difficile rimanere seri. Non mi dite che siete persone serie e che non avete mai detto una palla in vita vostra, perché non ci credo! Che cosa è Le Palle.it ?  E’ un nuovo brand made in Italy , che nasce con il desiderio di destare un sorriso, ironizzando sulle piccole bugie quotidiane, che si usano per aggirare situazioni più o meno imbarazzanti. Sono un antidoto al prendersi troppo sul serio e una spiritosa provocazione. Ironia, sarcasmo e cinismo sono innati nell’uomo ed evolvono come specchio della società. Per questo motivo il progetto è in grado di perdurare nel tempo ed è in grado di adattarsi a diversi supporti e situazioni.

E-Glass: l'arte dell'imprevedibile

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Un mondo con meno rifiuti è un mondo migliore. Questa è la filosofia di Ezio Procacci, artigiano e titolare del marchio E-Glass . Il suo è un progetto di ricerca sperimentale, che permette la metamorfosi incontrollata del vetro. E-Glass è un laboratorio d’arte vetraria, in cui maestria e imprevedibilità vanno a braccetto. Si prepara il vetro, si chiude il forno e il calore genera arte. Nascono oggetti dall’armonia imprevedibile.

Arkyfly: gioielli d'arte

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Ho conosciuto Flavia Brignolo, mente e anima  di Arkyfly , a Paratissima e con lei è cominciato il mio viaggio durato tre giorni dentro l’arte e l’artiginato artistico. Difficile rimanere indifferenti davanti alle sue opere. Orecchini, collane, ciondoli prendono vita da tele d’autore. Avere un gioiello Arkyfly è di fatto indossare un frammento di opera d’arte. I quadri, o almeno parte di essi, diventano schegge di plexiglass tangibili, emozioni d’arte indossabili. Questa è la caratteristica principale, quella che a me a più colpito, dei gioielli di Flavia. Arte e artigianato si incontrano senza che l’una prevarichi l’altra. Viaggiano in armonia, si tendono la mano e vanno a braccetto.

Nella rete di Indra di Gerardo Rosato

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Io Gerardo Rosato l’ho praticamente rincorso, senza per altro raggiungerlo, per mezza Italia. Mi è sfuggito di un soffio a Torino e per poco mi è sfuggito anche a Roma.  Per fortuna che esistono le mail e sono riuscita comunque a contattarlo. A Paratissima sono rimasta impigliata e affascinata dalla Rete di Indra : enorme installazione in ferro, che ha trasmesso, a me che la guardavo, forza, precarietà e fragilità.

Cristina Cancellara e la scoperta del legno ritrovato

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Ho cercato, invano, di incontrare Cristina Cancellara a Paratissima. Una nevicata l’aveva tenuta lontana da Torino proprio nell’ultimo giorno per me utile per poterla incontrare. Non mi sono persa d’animo, però. I suoi gatti, quelle meraviglie dipinte sul legno, meritavano di trovare voce e di essere raccontati. Tornata a casa mi sono quindi messa in contatto con Cristina e ho preso con lei un appuntamento telefonico. Io ringrazio Cristina per il tempo che mi ha dedicato e per avermi spiegato tante, tantissime, cose sulla tecnica da lei utilizzata. Tecnica che tanto aveva attirato la mia attenzione a Torino.

Alter Ego: un viaggio tra i labirinti del cuore

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Ci sono incontri che lasciano il segno, ci sono artisti che parlano con un tale entusiasmo e amore verso le loro opere che tu non puoi rimanere indifferente. Attraverso le parole quello che sembra, a me profana, un groviglio inestricabile diventa poesia e arte. Ho incontrato Davide Pisapia all’interno della mostra Infiniti Labirinti e grazie a lui ho fatto un fantastico viaggio tra i labirinti della mente e del cuore.

A Paratissima si avvistano oggetti non identificati

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“ Mamma, ma gli UFO esistono ?” “ Perché cucciolo lo vuoi sapere ?” “ Perché voglio avvistarne uno e diventare famoso come avvistatore di UFO ” “ Beh, guarda, nel cielo è poco probabile che tu ne possa avvistare uno però, sai, potresti trovarlo in qualche casa ”.

Bassott: tutto si crea, nulla si distrugge.

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Entrare nel mondo di Bassott è entrare in un mondo fantastico fatto di labirinti, di oggetti smarriti e di luci che indicano la via da percorrere. Io ho impiegato un po' di tempo a seguire la via giusta, a lasciarmi guidare dalla luce. Ho trovato le istallazioni di Bassott lungo il mio cammino, tra i corridoi e le sezioni di Paratissima. Le ho seguite come Pollicino nel bosco e sono arrivata alla sezione Design, dove ho trovato gli ideatori del progetto, ai quali ho potuto rivolgere qualche domanda. Che cosa è Bassott e come nasce? Bassott è un sodalizio artistico, che nasce per puro caso, ispirati un po' dall'idea del riciclo, delle luci e delle tre dimensioni e dalla voglia di fare qualche cosa di creativo in alternativa al nostro lavoro tradizionale. Che ruolo ha la luce nei vostri lavori? In quasi tutte le nostre opere c'è la luce, perché dà un effetto tridimensionale oltre a evidenziare ulteriormente l'immagine. Ha un ruolo quasi primario, perché

Buonvink: il design che incontra l'up-cycling

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Quando ho visto queste strane lampade, ho subito pensato al design anni '70, quando non si vedevano tanti punti luce penzolare giù dal soffitto. Nelle case c’erano piuttosto piantane o grandi lampade da terra, per lo meno a casa mia era così. Per questo motivo, a Paratissima, non ho resistito alla tentazione di avvicinarmi e chiedere a Daniela Buonvino di spiegarmi la natura di queste strane lampade. Ho scoperto così che Daniela con il suo lavoro si inserisce nella corrente dell'up-cycling.

Pottery Lab: quando la terra prende forma.

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Rimango sempre affascinata dalla materia che si trasforma, dalla possibilità di plasmare la terra. Ipnotizzata dal piatto che ruota e dalle mani che accarezzano, creano e modellano, ho una grande stima e una forte ammirazione per chi riesce a creare con l'argilla. Così, quando studiavo gli artisti presenti a Paratissima, il mio occhio e la mia curiosità sono stati attratti dalla scheda del Pottery Lab e dal progetto che avrebbero presentato in quella occasione. Il progetto, ispirato a un reperto archeologico volutamente realizzato a grande dimensione, propone la ricostruzione di una forma classica mediante uno scheletro metallico e su di esso l'applicazione di frammenti ceramici che ciascun partecipante eseguirà secondo la propria creatività. Mi è dispiaciuto molto non poter conoscere le signore dell'associazione, che sono arrivate a Paratissima nella serata conclusiva, troppo tardi per me che ero già di ritorno a casa. Non potevo, però, farmi sfuggire l'occasio

Aystone. L'alchimia della pietra

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Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo. (Anonimo) Giacomo Noyà è uno scultore: lavora, scolpisce e modella il marmo. La materia che passa tra le sue mani si trasforma: tutto diventa marmo levigato, leggero, tanto leggero da poter essere indossato. Incontrare Giacomo a Paratissima per me è stato un onore; poter vedere da vicino le sue creazioni, un’emozione. Parlare del marmo e della sua leggerezza potrebbe sembrare un controsenso, invece non lo è affatto. Soprattutto non si può parlare di pesantezza con Giacomo, che realmente riesce a trasformare, a rendere indossabile una delle pietre più dure della terra. Tantissime domande mi sono frullate nella testa a cominciare dal nome del marchio.

Passeggiando con Luigina Mazzocca nel giardino dei Buoni Frutti

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Era sabato dopo pranzo e io girovagavo tra i corridoi e gli spazi di Torino Esposizioni. Ancora non c'era tanta gente in giro e io mi godevo la vista di tante opere d'arte.

Andrea Marchetti e i Labirinti Urbani

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Le sue foto di Andrea Marchetti erano ospitate all'interno della mostra Infiniti Labirinti curata da  Aurora Bolandin e Flaminia Valentini. L'incontro, che è avvenuto, a dire la verità, in modo un po' rocambolesco, si è rivelato essere molto piacevole e interessante.

ArMonia Creazioni: ritratti d'autore

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Entrare a Paratissima è un po' un vortice di emozioni, di sensazioni, di scoperte. Io sono approdata a Torino per parlare con le persone, con gli artisti, per conoscere storie da raccontare. Come spesso accade, prima di finire nel vortice ed essere risucchiata, mi sono incamminata nelle sezioni a me più amiche, nelle quali riesco a muovermi meglio senza combinare troppi guai. Così mi sono ritrovata davanti a dei ritratti di famiglia molto belli e particolari che hanno subito attirato la mia attenzione.

Paratissima in Wonderland

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Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare  in una realtà inesplorata che sembra un sogno. (Guy de Maupassant) Il mio personale viaggio all'interno di Paratissima comincia da qui. Mi lascio la città alle spalle, chiudo le porte della realtà e cammino verso un mondo a me sconosciuto. Giro, senza una meta precisa. Ho come bagaglio la curiosità, come bussola il mio istinto. Cerco di trovare una strada per me percorribile. Incontro, sul mio cammino mani, tese alla ricerca della luce, dell'essenza della vita. La strada si fa tortuosa e incontro volti pensierosi e sofferenti. Corpi ingabbiati che chiedono aiuto. Corpi in fuga dalle loro cornici dorate. Cambio strada, cambio rotta. Ho bisogno di dirigermi verso acque più calme. Non è facile. Il mondo gira vorticosamente. Solo un filo tiene uniti i momenti del tempo. Ho le vertigini, non riesco a stare dritta. Mi giro e incontro loro. Si sono