A Paratissima si avvistano oggetti non identificati



Mamma, ma gli UFO esistono?”
Perché cucciolo lo vuoi sapere?”
Perché voglio avvistarne uno e diventare famoso come avvistatore di UFO
Beh, guarda, nel cielo è poco probabile che tu ne possa avvistare uno però, sai, potresti trovarlo in qualche casa”.

Questa è l’insolita chiacchierata che ho fatto con mio figlio qualche giorno fa.
Già, ma come fanno, vi chiederete voi, ad entrare gli UFO dentro alle case? Neanche nel più fantasioso dei film di fantascienza è mai stata possibile una cosa del genere. Sto imparando, in questa mia avventura nel mondo degli artigiani, che tutto è possibile per quanto delle volte possa sembrare improbabile.
A Paratissima, infatti, mi sono imbattuta in strane lampade a forma di UFO e in Paolo Sansalone. Grazie a lui il mistero degli UFO nelle case si è risolto. 

Come avete cominciato a realizzare delle lampade di design?
Tutto è cominciato per scherzo. Qui vediamo l’evoluzione di un prodotto, che ha alle spalle un anno di sperimentazioni. Inizialmente era tutto più semplice poi, a poco a poco, si sono inseriti altri elementi come il toretto e gli skyline.
 
Le vostre lampade hanno la caratteristica di avere l’accensione magnetica. Che cos’è e come funziona?
L’accensione magnetica è una delle caratteristiche delle lampade. Le lampade hanno un corpo illuminante, che viene acceso non tramite interruttore, ma tramite contatto. C’è un magnete all’interno della base che ci permette, avvicinando il toretto, di accendere le lampade. I toretti, che sono i nostri interruttori, sono interscambiabili. Perché la lampada si accenda, bisogna trovare il punto di accensione sulla base della lampada.

Di che materiale sono realizzate le basi delle lampade? A me sembrano di pietra.
No, non è pietra. E’ un cemento particolare che viene utilizzato per le piste di atterraggio degli aerei. Il vantaggio di questo materiale è che ci dà una superficie liscia e compatta ed è più facile, per noi, da lavorare rispetto alla pietra.
Per realizzare le basi delle lampade abbiamo creato uno stampo che accogliesse la parte elettrificata e l’accensione e che di fatto le “annegasse” dentro la base.
 
Invece i coni di luce…
Sono dei cristalli che abbiamo tagliato a misura. All’interno dei coni c’è il corpo illuminante.
 
Murakami scrive “Dove c’è luce deve esserci ombra, dove c’è ombra deve esserci luce. Non esiste ombra senza luce e luce senza ombra”. Quanto nelle vostre lampade è importante la luce rispetto all’ombra e viceversa?
È molto importante, la lampada è un oggetto che arreda la casa sia che sia accesa sia che sia spenta. Il fascio luminoso è abbastanza potente da poter proiettare l’ombra dello skyline sulle pareti, che diventa quindi anch’essa complemento d’arredo e arricchisce l’ambiente.



La vostra identità è quella di proiettare e di fare ombra, quindi?
Sì entrambe le cose.
 
Ora a cosa state lavorando? Quale sarà il vostro prossimo step?
Stiamo lavorando a delle lampade più piccole, che attualmente (a novembre 2016, N.d.A.) sono ancora in produzione.
 
Quale è la casa ideale per accogliere le vostre lampade? Voi dove le immaginate?
Sicuramente una casa moderna e che abbia un qualcosa di spiritoso e di allegro. Il nostro è un oggetto che deve arricchire. Può essere anche utilizzata come lampada da comodino, perché la luce che fa, va bene anche per lettura.
 
Oltre che a Paratissima dove possiamo trovarvi?
Generalmente ogni due mesi siamo per le vie del centro di Torino.
Stiamo cercando di allestire uno spazio espositivo, che però, per adesso, è soltanto un laboratorio.
 



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